2018 – Elettricità d’origine stocastica trasformata a domanda per sostenere i consumi

AUTORE: ROBERTO VISENTIN

RIASSUNTO

L’economia del mondo è sostenuta per l’84% dal consumo di energie d’origine fossile (petrolio, gas naturale, carbone) per l’11% dalla idroelettricità, per il 5% dall’energia atomica. Le riserve totali, presunte economicamente sfruttabili, sono valutabili 1298 miliardi di tep al 2017.

Con una popolazione planetaria in crescita di 0,052 miliardi di unità/A (valore medio dal 1985), e un consumo attestato a 21 miliardi di tep/a, tali riserve risultano esaurite, al più tardi, all’anno 2080. I riflessi economici di questa situazione si avvertiranno già dal 2030 (MIT-usa 1980) per sostenere i consumi ricerche sono in corso da tempo su reattori atomici a fissione di U223, materiale fortemente radioattivo che si ottiene bombardando con neutroni lenti il torio, e anche a fusione.

Non esiste prova a oggi che tali dispositivi siano capaci di produrre per 5000-5500 h/a elettricità a costi sostenibili, con una proliferazione planetaria di 15-18 milioni di kWe senza rischi per la salute del mondo biologico e vegetale e giustificabile con una consistenza di riserve d’energia, accertate economicamente sfruttabili, per lunga durata a prezzo costante.

In questo lavoro è calcolato il tempo necessario per organizzare l’economia energetica sostitutiva con tecniche provate dell’hard solar, ed è illustrata una strategia economica e tecnica low cost per perseguire lo scopo, con riferimento al paese Italia, la cui economia è affidata per oltre il 92% al consumo di energie di origine fossile.

L’hard-solar, idroaccumulato, può fornire energia a domanda, a prezzi decrescenti nel tempo, e per durate illimitate.